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Guida agli anglicismi sui social: cosa significano e quali usare

Guida agli anglicismi sui social - cosa significano e quali usare

Do you speak social?

Buongiorno followers come va?! Quanti di voi hanno i social?! Fatemi indovinare…. Tutti! (a proposito, la stessa parola “social”è già un anglicismo che significa sociale e si intende una rete sociale). Anyways, giovani e adulti comunicano sempre più tra di loro con i social network, realtà virtuali che da anni hanno preso il sopravvento. Fra gli altri, ci sono Facebook, Instagram, Whatsapp, Twitter ecc. Vengono utilizzati per condividere foto, video e pensieri. Nei social cambiamo non solo il modo di relazionarci, ma anche il linguaggio con cui lo facciamo. Quanti e quante di voi utilizzano anglicismi derivanti dai social per comunicare? Ancora una volta, vi ho beccato…Tutti! Per due motivi:

sia perché è figo (alias “cool” in inglese), sia perché pubblicare un “post” per condividere un pensiero, o un’immagine, o “taggare” in una foto gli amici, stiamo già usando degli anglicisimi senza renderci conto! Ma come li possiamo classificare? E cosa significano? Follow me!

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I verbi

Possiamo suddividere gli anglicismi derivanti dai social in verbi, interiezioni e nomi. Negli anglicismi appartenenti alla categoria dei verbi possiamo includere ( to tag, to flag, to post, to google, to ban, to swipe up, to tweet, to troll, to follow, to spam). Spesso, vengono integrati alla lingua italiana alla prima coniugazione, con il suffisso -are. Ad esempio :”Bella fra’, taggami in questa foto !”, oppure “devo twittare questa notizia fantastica !” Andiamo a vedere il loro significato!

1) To tag: letteralmente significa “etichettare, contrassegnare”. Sui social lo utilizziamo quasi sempre, come verbo alla prima coniugazione italiana ““taggare”. Viene usato per associare a un profilo di un nostro amico su Facebook o un follower su Instagram, un’immagine o un video. È sufficiente far anteporre il nome della persona, dal simbolo della chiocciola “@”, e il gioco è fatto!

2) To flag: letteralmente, significa segnalare qualcosa o qualcuno. Quando “Flagghiamo” sui social, significa che segnaliamo dei commenti o dei followers che non si attengono alle regole di una community. Ad esempio:” Mister X continua a dire parolacce sul forum. Dovremmo flaggare i suoi commenti!

3) To post: Letteralmente significa “Pubblicare”. Il verbo “Postare”, lo utilizziamo ogniqualvolta vogliamo pubblicare un video, una foto o un commento sui social :”Hai postato le foto con lo spritz a Miami?” (Ps immagino che tutti beviate lo Spritz… Continuate pure!!

4) To google: “Googlare” o “Googolare” che dir si voglia, significano “Cercare qualcosa sul web”. Lo utilizziamo per qualunque tipo di ricerca dobbiamo effettuare: cercare un lavoro, cercare un video, cercare una notizia ecc.

5) To ban: vietare. È la contrazione del verbo “to banish”, bandire. “Bannare” un utente sui social, significa escluderlo dall’accesso di un forum, una chat ecc. nel caso continui a violare le regole della “netiquette”. Ad esempio:”Dobbiamo bannare Pinco Pallino perché continua a dire le parolacce”.

6) To swipe up. Che significa “Scorrere”, è usato soprattutto su Instagram Stories. Il termine, che può essere utilizzato anche come nome, “Lo Swipe Up”, consente di inserire link nelle fotografie o video. Come suggerisce la parola, i collegamenti si attivano scorrendo verso l’alto.

7) To tweet: letteralmente significa “cinguettare”. Oggi, viene cambiata anche la morfologia del verbo con “twittare”, in quanto prende il nome dal famosissimo social “Twitter”. “Twittare” significa postare un “tweet”, che è molto simile a cambiare lo stato su Facebook. Ad esempio :”Il Milan ha vinto 4 a 2 contro l’inter, e vai! “ (Ps, purtroppo è il contrario!”)

8) To troll: l’etimologia di questo termine è molto curiosa: secondo la mitologia scandinava, i Troll erano delle creature umanoidi che vivevano nelle foreste dotate di un grosso naso, coda e dal folto pelo, simile a un orco. (How creepy!”).“Trollare” significa postare dei messaggi offensivi o denigratori su un social, una chat o un forum. Ad esempio :”Piantala! Vai a trollare in un altro social!”

9) To follow: seguire. Come suggerisce il termine, significa “seguire” la pagina o il profilo di un prodotto o una persona, in modo tale da avere tutti gli aggiornamenti a riguardo. Da qui, è stato coniato il termine “Follower”, dove una persona fisica o un’impresa seguono una pagina.

10) To spam: letteralmente significa “Inondare di posta elettronica inutile”. Sui social, quando vogliamo fare i simpaticoni, è possibile “spammare” un nostro amico/a taggandolo in varie foto e continuando a commentarla, in modo tale che continuino ad arrivargli delle notifiche. Oggi, Facebook ha un sistema che blocca direttamente una possibile azione di spam.

Le interiezioni

È ampio l’uso delle interiezioni come (bye bye, congratulations, good jobl!, good luck, good news!, happy birthday, happy new year, happy xmas, help!, hey,no violence! no problem, no war, no way, no words, not bad!, oh my God (spesso abbreviato con l’acronimo “OMG)”, please, sorry, thanks, welcome, yes, hugs and kisses (abbreviato con i simboli XOXO)

Dagli auguri alle celebrazioni, dalle espressioni di sorpresa a quelle di supplica. Il nostro caro amico inglese sembrerebbe avere una marcia in più nel comunicare le emozioni in modo diretto e coinvolgente! Ad esempio, quanti di voi avranno visto dei “post” del tipo “Merry xmas ragazzi!” oppure “Dopo questa, no words!”? Tantissimi! La controprova è che l’inglese-social, sta diventando sempre più parte delle nostre vite e del nostro linguaggio!

Nomi e prestiti

Molto ampia è anche la varietà di nomi e di prestiti, tanto da essere percepiti come parte del nostro lessico (weekend, slot, hashtag, like, fashion, account, influencer etc.), Analizziamoli!

1) Weekend: Questa parola, la conosciamo tutti e significa “fine settimana”. È utilizzata molto, sia nel parlato, che nelle reti sociali. Con questo termine si gioca molto, ad esempio:”Yes weekend!” (imitando una vecchia espressione dell’ex presidente degli Stati Uniti “Yes We can!”)

2) Slot: che significa “spazio, fessura”, viene usato molto sia sui social, che nella lingua parlata per intendere uno spazio di tempo disponibile.Ad esempio:”Dimmi se hai qualche slot disponibile”

3) Hashtag: simbolizzato dal cancelletto “#”, viene anteposto a nomi, verbi e parole chiave per facilitare delle ricerche tematiche su un social network o un blog. Ad esempio #anglicismisocial #Iloveanglicismi

4) Like: Come suggerisce la parola, deriva dal verbo “To like”, che vuol dire “Piacere”, “Approvare”. Nei social, è un modo per esprimere approvazione a un post o a una fotografia.

5) Fashion: Il significato del nome è “moda”, “eleganza”. Sui social viene utilizzato, in modo molto informale, per dire che qualcosa è molto bello. Ad esempio :”Che capelli super fashion che hai in questa foto!”

6) Account: La parola “conto”, che è il significato letterale di questo nome, sta andando via, via scomparendo, venendo sostituita dalla parola “account”. Si intende, l’insieme dei dati identificativi di un utente a un servizio telematico, ad esempio di posta elettronica. Si possono avere più account con differenti servizi di posta elettronica allo stesso tempo.

7) Influencer: Come potevamo dimenticarci quest’ultimo termine!? Letteralmente, è “colui che influenza”.Può essere una persona famosa o autorevole che attraverso il proprio profilo social, pubblicizza prodotti o fa pubblicità alla propria persona.

Last but not least, ci sono termini che in inglese vengono sfruttati per sostituire dei corrispettivi italiani che fanno parte del nostro vocabolario di base e possiedono un significato molto generico ad esempio: anno nuovo, sabato sera, estate etc. sono termini usati con funzione descrittiva ed argomentativa, il cui scopo principale è solitamente quello dell’inserimento del messaggio di appartenenza in un più ampio “topic”,: sostantivi quali new year, saturday night, summer, xmas, sono considerati talmente efficaci da poter descrivere, con o senza hashtag e altro testo di accompagnamento, il contenuto di un post e renderlo più incisivo ed espressivo di quanto non lo sia in italiano.

To sum up, è sempre più evidente che ciò che “davvero conta”, debba essere comunicato in lingua inglese, pena la parziale o totale mancanza di attenzione verso di esso, ma sopratutto…. È anche più figo!!! Quindi, sotto a studiare questa lingua fantastica!!!!

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