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Dining Etiquettes: I 4 Paesi con le regole di bon ton a tavola più strane

Dining Etiquettes

Come si comporta a tavola il mondo?

Signore e Signori, l’argomento è talmente interessante che non poteva non diventare un articolo da proporre alla community WorldBridge.

Di seguito troverete alcune dritte per fare bella figura a tavola nei paesi in cui è più difficile e dei video estratti da youtube per esercitare la vostra english comprehension!

Per evidenti motivi di tempo ho ristretto il campo d’azione, creando una top 4 delle più curiose dining etiquettes al mondo.

Pronti? Si parte!

JAPAN: POLITENESS IS THE KEY

Come iniziare il nostro viaggio senza partire dalla patria del cibo che amo? Eh sì, il Giappone! Secondo me non c’è che da imparare da questo meraviglioso paese e sono certa di riuscire a convincervi con una sola frase: camminare mangiando, o meglio mangiando camminando, è considerato maleducazione! E mi rivolgo a voi, povere anime talmente oberate di lavoro da considerare la pausa pranzo un optional. D’altronde, come assaporare quel meraviglioso angolo di paradiso chiamato sushi se non in pace e tranquillità? Non a caso in Giappone i pasti si consumano seduti a terra e su comodi cuscini (e io sono talmente giapponese inside da fare lo stesso a casa mia di fronte alla tv!). Ecco a voi delle chicche per gustare al meglio le vostre pietanze preferite!

ATTENZIONE le descrizioni a seguire potrebbero causare appetito cronico.

  • NIGIRI-SUSHI (il riso con sopra il pesce crudo): tutte le mie certezze sono crollate nel momento in cui ho scoperto che i nigiri sushi vanno mangiati inzuppando il pesce e non il riso, cosa invece fatta in tutti questi anni di abbuffate stratosferiche. È infatti il pesce a dover prendere sapore, non il buon vecchio riso colloso!
  • SUSHI e SASHIMI (tutti i tipi di riso con sopra, dentro, fuori il pesce e il pesce crudo): personalmente non lo faccio mai, ma ho visto gente commettere questo sacrilegio. Sushi e sashimi non sono delle rose da innaffiare con salsa di soia, ma devono essere IMMERSI in questo fantastico nettare! Una volta fatto, non vi resta che buttare giù tutto in un sol boccone! Ebbene sì, FATELO! Nel caso troverete sempre qualcuno capace di fare la manovra di Heimlich…o almeno spero!
  • ZUPPA DI MISO (il brodo con dentro della roba verde non meglio specificata): tutte le volte che vi troverete di fronte a una zuppa giapponese verrete catapultati in una sorta di Matrix-pillola rossa parte solida, pillola blu parte liquida. Sono infatti due universi paralleli e di conseguenza trattateli come tali! Il brodo va letteralmente bevuto dalla ciotola, mentre gli ingredienti al suo interno pescati e intrappolati utilizzando le bacchette.

E giusto per ribadire il concetto: politeness is the key! Ringraziate prima e dopo aver consumato il pasto.

Ecco un video istruttivo giapponese sottotitolato in inglese:

CHINA: LAND OF CHOPSTICKS AND ROTATING TRAYS

C’è un motivo se distinguiamo tra bacchette per mangiare e bacchette per suonare! E vi sto parlando da sorella di un batterista- che di bacchette ne ha rotte di ogni tipo, dimensione e colore. Per quanto la voglia di improvvisarvi suonatori di piatti talvolta sia più forte di voi ricordate: these chopsticks are made for eating! (ok, ok! Nella canzone di Nancy Sinatra erano stivali e si parlava di camminare, ma il concetto l’avete afferrato, vero?).

Mai usare le bacchette per indicare qualcuno, spostare piatti, infilzare il riso come neanche i migliori toreri di Spagna…anzi probabilmente è la cosa peggiore che possiate fare dato che si pensa porti sfortuna! Una volta che il vostro stomaco sarà soddisfatto, deponete le armi sul poggia bacchette o sulla vostra ciotola (vicine e parallele le une alle altre). Ah! Per gli insaziabili… no, troppo politically correct! Diciamo per le cosiddette “pattumiere umane”, beh sappiate che in Cina avventarsi sull’ultimo boccone rimasto -o come dice il mio saggio fratello “della vergogna”- è considerato maleducazione!

E per concludere, come non citare i rotating trays, i vassoi rotanti? È infatti frequente trovare tavoli dotati di questi strani optional, segno di condivisione e convivialità. Ergo, se mai vi trovaste seduti a uno di questi tavoli e iniziaste a vedere del cibo girare, state tranquilli perché non sono gli effetti del vino!

Ecco un video in inglese su come comportarsi a tavola in Cina:

SAUDI ARABIA: WHERE MEALS AND PILATES MEET

In questa giornata fantozziana, in cui a farla da padrona sono la pioggia incessante, il freddo e l’anarchia in stazione Garibaldi, colpita da una delle moderne piaghe d’Egitto, la cancellazione dei treni, la mia mente vaga fino ad arrivare nell’affascinate Arabia Saudita.

Casalinghe disperate all’ascolto, o meglio alla lettura, sappiate che l’Arabia rientra tra quei paesi in cui uomini e donne mangiano S-E-P-A-R-A-T-I. Ma ci pensate? Avreste l’opportunità di conoscere il vero significato del mangiare con calma…per di più facendo esercizio fisico!

Ebbene sì, i pasti consumati a terra sono un toccasana per i muscoli delle vostre gambe! Per le tradizionaliste consiglio la posizione a gambe incrociate, mentre per le più coraggiose decisamente quella che ho affettuosamente chiamato “a fenicottero”, ossia poggiandosi interamente su un solo ginocchio, tenendo l’altro piegato.

Devo ammettere che in fatto di dining etiquette l’Arabia è decisamente uno dei paesi più bizzarri. Lo sapevate infatti che si mangia solo usando la mano destra perché la sinistra è considerata unclean, sporca? (in questo triste momento il mio pensiero va a voi, mancini di tutto il mondo!)

Oppure che è buona educazione accettare il caffè offertovi sempre e comunque? Per non parlare dell’ultima chicca, ossia che a tavola il livello della conversazione viene quasi azzerato per permettere di godere appieno del cibo? Beh, se non siete ancora stupiti siete davvero incontentabili!

MAROCCO: IT’ JUST ABOUT THE HANDS

Ormai ci siamo, l’estate è alle porte…anche se il tempo di questi giorni non sembra essere di buon auspicio! Forza e coraggio cari lettori, affidiamoci totalmente alla filosofia del think positive. E tra le tante e diverse mete che avrete scelto per ricaricare anima e corpo, chissà quanti di voi avranno optato per il Marocco!

Tra la visita a un suk e l’altro, il vostro stomaco inizierà sicuramente a rivendicare il suo posto nel mondo e di fronte a quest’emergenza non si può far altro che rispondere “sì signore!”. Ed è proprio in questo momento che vi ritroverete a ringraziare le vostre mamme, che ancor prima di vedervi iniziare a camminare già utilizzavano una delle frasi must del Manuale della mamma perfetta: “lavati le mani prima di mangiare!”.

Vi ritroverete ben presto a dimenticare cucchiaio, forchetta e coltello proprio come facevate da piccoli e a sperimentare le gioie del cibo attraverso letteralmente tutti i sensi. Il tutto inizia con un washing basin, un recipiente d’acqua che vi verrà dato a inizio e fine pasto…credetemi, sarete voi stessi a chiederlo! Ricordate quello che vi dicevo in merito alle posate? Beh…le mani saranno le loro sostitute, con un piccolo aiuto da parte del pane!

Sì cari lettori, SCARPETTA IS ALLOWED! Potrete finalmente esprimere questa antica arte come e quanto volete, ricordando però di tenere i pezzetti di pane tra le prime tre dita della mano DESTRA. Nel caso vi troviate di fronte a un fumante stufato di carne, potrete avventarvi su quei deliziosi ossicini ancora ricoperti di qualche traccia di carne, andandoli a ripulirlo per bene. Per concludere il tutto possiamo dire che in Marocco il pasto viene vissuto come una libera espressione artistica!

Ce ne parla il ristoratore Mostafa Raiss El Fenni in questo video in inglese con sottotitoli: